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Aquileia: il Museo archeologico nazionale cambia volto

Realizzata la prima parte del primo lotto di intervento: apertura domani, in concomitanza con l’inaugurazione della mostra ‘Volti di Palmira ad Aquileia

Sarà inaugurato e aperto al pubblico domani, sabato 1 luglio, dal direttore del Polo museale del Fvg, Luca Caburlotto, e dalla direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, Marta Novello, in concomitanza con la cerimonia di apertura della nuova, importante mostra dedicata al tema dell’Archeologia ferita, Volti di Palmira ad Aquileia, organizzata in collaborazione con la Fondazione Aquileia, anche il nuovo settore del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia destinato ai servizi di biglietteria, bookshop e guardaroba, un corpo di servizi che riconfigura totalmente il sistema di ingresso.

Sono, invece, in corso di realizzazione all’interno del museo, e saranno portati a compimento entro la primavera del 2018, i lavori di adeguamento funzionale, che prevedono modifiche di carattere architettonico e impiantistico e il riallestimento della collezione museale.

Questi lavori costituiscono il primo lotto di un ampio intervento di ristrutturazione avviato nel 2016 grazie al finanziamento straordinario di 1.500.000 di euro erogato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, nell’ambito del Piano strategico Grandi progetti beni culturali, destinato al completamento di Musei di rilevante interesse nazionale.

Il rispetto della serrata tempistica imposta dal finanziamento e l’inserimento del primo lotto di lavori in un più ampio progetto che, pur lasciando inalterata l’impronta di museo storico nato nel lontano 1882, cambierà il volto del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, adeguandolo ai più elevati standard internazionali, ha premiato il gruppo di progettazione costituitosi attorno al Polo museale del Friuli Venezia Giulia, che ha beneficiato anche di un secondo finanziamento di 3.000.000 di euro, in continuità con il precedente, per le annualità 2017-2018 del Piano strategico Grandi progetti beni culturali.

L’intervento finanziato con il secondo lotto prevede la riorganizzazione degli spazi esterni del complesso museale, con la realizzazione di luoghi espositivi per mostre temporanee e di nuovi servizi per il pubblico comprensivi di uno zona di ristoro. Anche per questo secondo lotto la tempistica è serrata e i lavori dovranno essere conclusi entro il 2019.

Nell’intero periodo della ristrutturazione, per evitare al massimo i disagi, il Museo resterà sempre aperto al pubblico, con chiusura progressiva solo delle singole sezioni interessate dai lavori e l’organizzazione di eventi e manifestazioni, come la mostra “Volti di Palmira ad Aquileia”, curata da Marta Novello e Cristiano Tiussi, in collaborazione con la Fondazione Aquileia.
Durante la stagione estiva verranno, inoltre, potenziate le iniziative e le aperture del Museo Paleocristiano, già dal mese di maggio aperto dal giovedì alla domenica con orario 8.30-13.30.

IL PRIMO LOTTO DI INTERVENTO. La riconfigurazione del sistema di accesso al complesso museale, con la realizzazione di un nuovo corpo edilizio dedicato ai servizi di accoglienza costituisce la prima tappa di quel processo di adeguamento del museo di Aquileia agli attuali standard museali che ha guidato l’intero iter progettuale. Grazie alle pareti vetrate e allo studiato gioco di proporzioni, il nuovo corpo edilizio, concepito come ampliamento dell’attuale vialetto d’ingresso, è stato progettato in modo da mantenere le prospettive e gli assi visuali verso il giardino e le gallerie lapidarie, garantendo nel contempo nuovi e più adeguati spazi per i servizi di biglietteria, guardaroba e bookshop, di cui il museo è attualmente sprovvisto e che acquistano particolare importanza nell’accoglienza e nella presentazione al pubblico dell’istituzione museale.

Frutto di un lavoro di squadra che affianca professionalità interne al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, fra cui l’arch. Stefania Casucci della Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia e una serie di professionalità esterne, per gli aspetti impiantistici e dell’allestimento, tra cui l’arch. Giovanni Tortelli, il progetto, messo in opera dalla ditta Edilgo S.r.l. di San Canzian d’Isonzo, ha riservato particolare attenzione all’armonico inserimento del nuovo corpo edilizio all’interno della struttura storica, della quale costituisce il naturale ampliamento.

Proseguono intanto celermente anche i lavori all’interno del museo, affidati alla ditta Giovanni Cramer & figli S.n.c. di Trieste, che, oltre agli aspetti strutturali, riguarderanno l’intero sistema espositivo, riorganizzato secondo un progetto unitario. Questo offrirà ai visitatori un allestimento completamente rivisitato in nuove forme narrative, articolato lungo un percorso di visita ordinato e coerente, centrato sull’importante ruolo rivestito da Aquileia durante l’età romana quale centro di scambi non solo economici e commerciali ma più ampiamente culturali.

IL SECONDO LOTTO DI INTERVENTO. Parallelamente ai lavori del primo lotto, è in corso di pubblicazione in questi giorni la gara ad evidenza pubblica per l’affidamento della progettazione del lotto successivo, con il coordinamento dell’arch. Anna Chiarelli della Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio di Venezia e laguna, con il ruolo di responsabile unico del procedimento.

“Non nascondo la soddisfazione per gli importanti e già visibili risultati dei lavori in corso di realizzazione, che troveranno la loro naturale prosecuzione nel secondo lotto di intervento, funzionale alla riorganizzazione del percorso di visita all’interno del complesso museale e al completamento dei servizi al pubblico, mediante la realizzazione di uno spazio di ristoro con nuovi servizi igienici, di un nuovo settore per esposizioni temporanee e di un’aula didattica” afferma il direttore del Polo museale del Friuli Venezia Giulia, Luca Caburlotto.

“La dotazione di tali servizi – continua la Direttrice del museo, Marta Novello – ha costituito una delle priorità nella riorganizzazione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, nella prospettiva, da un lato, di ampliare il comfort dei visitatori dall’altro di ampliare l’offerta culturale.”
Il collegamento al coperto del sistema di ingresso e dell’edificio principale con il nuovo settore servizi (caffetteria e servizi igienici), lo spazio rinnovato dei magazzini con le nuove sezioni espositive e le gallerie lapidarie consentirà, inoltre, di reimpostare il circuito di visita, attivando un più razionale percorso circolare completamente al coperto, atto a guidare il visitatore dal punto di ingresso all’uscita attraverso i diversi settori del complesso museale, la cui articolazione, con la suggestiva alternanza di spazi coperti e scoperti, costituisce una delle peculiarità del museo di Aquileia.

“La predisposizione di tale sistema consentirà di valorizzare il giardino anteriore della villa, affacciato su via Giulia Augusta – continua la direttrice – che intendiamo trasformare in un parco a fruizione libera, con annesso servizio di ristoro, cui si potrà accedere indipendentemente dalla visita del museo. Ci piacerebbe, in questo modo, restituire alla città uno spazio di grande significato identitario, aprendo nel contempo il complesso museale, con i suoi affascinanti annessi storici, a una fruizione diversificata, che ne potenzi l’importante valenza urbanistica e più latamente culturale”.

I PROGETTI DI RESTAURO. A corredo dei lavori strutturali e di riorganizzazione degli apparati espositivi, il progetto generale prevede anche una importante campagna di restauri che riguarderà alcune delle più rilevanti opere della collezione permanente. A tal fine sono state attivate numerose collaborazioni con diversi Enti e Istituzioni, che hanno già assicurato una considerevole serie di interventi.

ART BONUS. In Friuli Venezia Giulia è in atto una virtuosa applicazione del D.L. 83/2014 noto come Art Bonus, l’iniziativa ministeriale che consente ad ognuno di noi di essere protagonista attivo nella valorizzazione del patrimonio culturale italiano, grazie ad un credito d’imposta del 65% riconosciuto a tutti i soggetti che effettuano erogazioni liberali a sostegno della cultura e dello spettacolo.

Da gennaio 2016, infatti, i 4.500.000 euro stanziati nell’ambito del Piano strategico Grandi progetti beni culturali hanno attirati finanziamenti speciali e contributi privati.

Due sono i progetti collegati all’Art Bonus: il primo prevede una cifra pari a 250.000 euro ed è dedicato al riallestimento della sezione delle gemme, il secondo riguarda il restauro di alcune opere della collezione permanente del museo.

A questo secondo progetto ha aderito la Fondazione Friuli con un co-finanziamento inserito nell’ambito di un programma volto a favorire la tutela, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio architettonico, artistico e storico locale. Grazie ad esso saranno restaurate alcune fra le più importanti sculture della collezione, quali il ciclo Giulio Claudio e la statua di Venere, mai sottoposte ad approfonditi restauri dal tempo della scoperta e che il nuovo allestimento consentirà di valorizzare al meglio.

Verrà, inoltre, sottoposto per la prima volta a un progetto di restauro complessivo e organico il raffinatissimo mosaico parietale in tessere di pasta vitrea e conchiglie proveniente dal fondo Tuzet, mai esposto fino ad ora se non per singoli frammenti.

RESTITUZIONI. Tesori d’arte restaurati è, invece, il programma biennale di restauri di opere d’arte appartenenti al patrimonio italiano, promosso e curato da Intesa Sanpaolo, grazie al quale saranno sottoposti a importanti interventi di restauro  il mosaico con raffigurazioni di pesci e quello con la Nereide, la cosiddetta Europa, che troveranno una nuova collocazione all’interno del nuovo percorso museale, insieme ai più noti pavimenti della raccolta aquileiese.

Un altro pregevole pavimento con eleganti fiori policromi è stato, invece, selezionato nell’ambito del nuovo progetto “Opera tua”, promosso da Coop Alleanza 3.0, che sostiene il restauro di opere d’arte e la valorizzazione delle specialità enogastronomiche locali, di recente presentato al Mibact alla presenza del ministro Dario Franceschini. Il progetto si propone come una interessante formula di collaborazione tra pubblico e privato per il restauro e la conservazione del patrimonio artistico e culturale italiano, e prevede, nell’ambito di un percorso di 7 tappe in altrettante regioni, dal Friuli Venezia Giulia alla Puglia, lungo tutta la Dorsale adriatica, il coinvolgimento diretto dei soci Coop che possono votare tra due proposte in ogni regione, promovendo, in tal modo, il restauro di un’opera d’arte.

È stata, inoltre, attivata una collaborazione con l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro del Mibact, che nell’ambito della sua attività didattica, ha restaurato alcuni manufatti del museo di Aquileia, tra i quali la preziosa coppetta d’argento niellato rinvenuta nei fondi Cossar, alla quale verrà data nuova visibilità nel percorso espositivo in corso di realizzazione.

Il Polo museale del FVG ha, infine, destinato parte dei fondi ordinari per il restauro di ulteriori opere scultoree della collezione aquileiese, in particolare stele funerarie di antichi cittadini aquileiesi di età imperiale, destinate a dialogare, in un reciproco scambio di sguardi con i rilievi palmireni provenienti da importanti musei nazionali e internazionali nell’ambito della mostra Volti di Palmira ad Aquileia.

http://www.ilfriuli.it/index.aspx

 

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