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Aquileia fa il test alla riforma dei Beni culturali

Incontro oggi in Comune con Azzollini e Caburlotto: pregi e limiti della riorganizzazione del Mibact

AQUILEIA. A tre anni dalla riforma del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact), oggi Aquileia ospiterà un appuntamento nazionale dedicato alla valutazione degli esiti della riorganizzazione di uno dei ministeri chiave per l’Italia.
Nella sala del Consiglio comunale (piazza Garibaldi 7), dalle 9, si terrà infatti l’incontro “La riforma del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo e il patrimonio archeologico in Italia: un primo bilancio e prospettive per il futuro”.
Parteciperà, fra gli altri, la direttrice generale Archeologia, belle arti e paesaggio del Ministero, Caterina Bon Valsassina.
Gli obiettivi della riforma avviata nel 2014 sono stati raggiunti? Quali gli effetti in Friuli Venezia Giulia? Enti locali e imprese hanno un rapporto migliore con le soprintendenze? I visitatori dei musei sono aumentati? Queste le principali domande alle quali il convegno cercherà di rispondere, anche per valutare gli effetti della riorganizzazione sul territorio regionale.
L’incontro è organizzato dalla Scuola interateneo di specializzazione in Beni archeologici (Sisba) delle università di Udine, Trieste e Ca’ Foscari Venezia, in collaborazione con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio e il Polo museale del Friuli Venezia Giulia, il Comune di Aquileia e la Fondazione Aquileia.
I lavori si apriranno con i saluti di Gabriele Spanghero, sindaco di Aquileia, di Bruno Callegher, direttore della Scuola interateneo di specializzazione in Beni archeologici, e la presentazione dell’incontro da parte del coordinatore dell’iniziativa, Ludovico Rebaudo, dell’Università di Udine.
Seguiranno gli interventi di Caterina Bon Valsassina, direttrice generale Archeologia, belle arti e paesaggio (La riforma dinamica del MiBACT 2015-2017), e di Elena Calandra, direttrice dell’Istituto centrale per l’archeologia (L’Istituto centrale per l’archeologia. La ricerca per la tutela archeologica).
Seguirà il dibattito alla presenza di Corrado Azzollini, soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia; Luca Caburlotto, direttore del Polo museale del Friuli Venezia Giulia; Paola Ventura, funzionaria archeologa della Soprintendenza; Marta Novello, direttrice del Museo archeologico nazionale di Aquileia, e Cristiano Tiussi, direttore della Fondazione Aquileia.
La riforma del Mibact, originata dalle politiche di spending review, è intervenuta principalmente sull’organizzazione del Ministero per rimediare ad alcune disfunzioni e lacune.
Due gli obiettivi principali: la semplificazione dell’amministrazione periferica con conseguente miglioramento del rapporto fra uffici di tutela e collettività (cittadini, imprese, enti locali), e la piena integrazione tra due ambiti strategici di intervento, cultura e turismo.
Per questo si è agito su due fronti: i musei sono stati separati dalle soprintendenze, creando i grandi musei di interesse nazionale e i poli museali regionali con funzione principale di valorizzazione del patrimonio culturale; le soprintendenze sono state accorpate (non più una soprintendenza Archeologia e una Belle arti e Paesaggio, ma una unica con funzione principale di tutela del territorio) e organizzate su base interprovinciale (le regioni più grandi ne hanno in media tre). Appuntamento dunque oggi alle 9, nella sala del Consiglio comunale.
©RIPRODUZIONE RISERVATA.

06 maggio 2017

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