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Aquileia e Terzo sono pronti alla fusione

L’assise della città romana ha detto “sì”. Si attende ora l’esito consiliare del Comune partner

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AQUILEIA. La città romana dice “sì” alla fusione.

Il consiglio comunale di Aquileia, infatti, qualche giorno fa, ha votato a favore.

«La delibera sull’avvio del progetto di fusione con Terzo – ha annunciato il sindaco, Gabriele Spanghero – ha visto diverse posizioni: è stata confermata la contrarietà del gruppo misto, mentre il voto favorevole ha registrato la partecipazione, assieme alla maggioranza, di un consigliere della lista Aquileia 2.0 (Alberto Filippo Donat) che, pur con qualche distinguo, ha aderito alla proposta. Il resto del gruppo ha optato, invece, per un’astensione, anche se non si è dichiarato contrario. Durante il dibattito – ha aggiunto il sindaco Spanghero – sono state riprese le posizioni emerse durante i due incontri congiunti organizzati, nei giorni scorsi, tra i consiglieri dei due Comuni. In quell’occasione, era stato condiviso che servirà un serio lavoro di approfondimento della situazione attuale e delle prospettive future».

Il primo cittadino ricorda che il percorso prevede il coinvolgimento dei residenti attraverso incontri informativi, idee e proposte. «Va ricordato – ha continuato il primo cittadino di Aquileia – che prima di poter iniziare questa fase, che si completerà con il referendum consultivo nel 2018, bisognerà attendere la deliberazione del consiglio comunale di Terzo di Aquileia, che si riunirà martedì 18 aprile».

In base alla delibera, il futuro ente prenderà il nome di Aquileia mentre la sede legale sarà a Terzo, nello storico Palazzo Vianelli di via 2 giugno, ora sede del municipio di Terzo.

Il percorso di fusione si completerà solo se in entrambi i Comuni l’esito del referendum sarà favorevole. «Quest’ultimo punto – ha concluso il sindaco Spanghero – rappresenta una delle condizioni che ci hanno spinti a cogliere questa opportunità. La buona politica e la buona amministrazione sono fondamentali per continuare a garantire i servizi ai cittadini e contemporaneamente favorire possibilità di sviluppo e crescita realizzabili solo tramite un ente maggiormente strutturato».

(e.m.)

16 aprile 2017

http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste