AQUILEIA. La città romana attende con ansia il verdetto. Martedì, alle 15, a Roma, nella sede del Ministero, sarà ufficializzato il nome della Capitale italiana della cultura per il 2018.
Dieci le citta italiane che sono state scelte e che sono dunque nella lista delle finaliste: si tratta di Alghero, Aquileia, Comacchio, Erice, Ercolano, Montebelluna, Palermo, Recanati, Settimo torinese e Trento.
Le dieci città finaliste sono state scelte all’unanimità dalla giuria presieduta da Stefano Baia Curioni tra le 21 città partecipanti.
Alla vincitrice sarà assegnato un contributo di un milione di euro e l’esclusione delle risorse investite nella realizzazione del progetto dal vincolo del patto di stabilità. Martedì, voleranno nella capitale il sindaco, Gabriele Spanghero, e il vicesindaco Luisa Contin.
Ieri mattina, intanto, Aquileia è stata protagonista di un servizio televisivo, che sarà trasmesso, nei prossimi giorni, dalla Rai.
«Siamo in attesa e l’emozione non manca – commenta Luisa Contin -. Questa candidatura, comunque vada, ha fatto emergere le potenzialità di Aquileia, dove lavorano tante realtà protagoniste della cultura e del turismo. La nostra speranza è che anche questo possa aiutare a rafforzare la consapevolezza delle grandi potenzialità che ha questo luogo».
La capitale italiana della cultura, designata ogni anno dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, viene scelta da una commissione di sette esperti nominata dallo stesso Ministero che, per il periodo di un anno, ha la possibilità di mettere in mostra la vita e lo sviluppo culturale del territorio.
«Il nostro piano strategico per la cultura – aggiunge Contin – era già contenuto nel dossier di candidatura. La nostra idea è incentrata sulla riqualificazione dell’essiccatoio nord, concordata con la Soprintendenza, proprietaria dell’edificio. L’ex essiccatoio potrebbe diventare un centro di accoglienza e di servizi per i turisti».
28 gennaio 2017
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