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Aquileia: 16 mila visitatori per il Bardo

E da giugno a settembre la mostra sull’Iran. Serracchiani: «Offerta tutto l’anno»

di Elisa Michellut

UDINE. La mostra “Il Bardo ad Aquileia”, allestita al Museo Archeologico Nazionale della città romana e promossa dalla Fondazione Aquileia, dall’Istituto Nazionale per il Patrimonio tunisino e dal Polo Museale e Soprintendenza Archeologia Fvg, con il sostegno della Camera di Commercio, Edison e della Bcc di Fiumicello e Aiello, ha chiuso i battenti con un bilancio di 16 mila visitatori in 2 mesi e 22 giorni, con 2.230 partecipanti alle 55 visite guidate organizzate dal Polo museale. Un record, se si pensa che la media delle presenze registrate in un anno al Museo Archeologico di Aquileia è pari a 35 mila.

Intanto, si pensa già alla prossima mostra. Da giugno a settembre, Aquileia ospiterà una ventina di preziosi reperti provenienti dall’Iran, frutto della disponibilità della Repubblica Islamica e del Museo archeologico di Teheran maturata nella recente visita istituzionale della Regione. «Si tratta – ha annunciato il presidente della Fondazione Aquileia, Antonio Zanardi Landi – di oggetti di grande forza comunicativa, che hanno il potere di stupire e innescare un processo di riflessione. Sarà una mostra importante, che si collocherà in un momento di riapertura dei contatti con l’Iran e che potrà accompagnare l’azione del Governo, della Regione e dei nostri imprenditori che si stanno riaffacciando su quel mercato». La presidente della Regione, Debora Serracchiani, ha ricordato che questa nuova esposizione, a differenza di quella del Bardo, aprirà nel periodo più intenso di afflusso delle presenze nell’area aquileiese. «L’obiettivo – ha precisato Serrracchiani – resta quello di un’offerta che completi l’afflusso in tutto l’arco dei dodici mesi e che vada di pari passo all’impegno per l’approfondimento dell’attività di scavo nel sito aquileiese». Il presidente Zanardi Landi ha sottolineato il forte impatto mediatico a livello regionale, nazionale e internazionale.

«Una scommessa vinta – ha concluso Zanardi Landi – non solo per il grande afflusso di visitatori ma perché ha segnato l’inizio di un percorso importante per il rilancio di Aquileia, simbolo del dibattito sui danni inferti al patrimonio culturale e artistico dal terrorismo fondamentalista».

 

©RIPRODUZIONE RISERVATA

02 marzo 2016

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