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Serracchiani e Delrio: «Via il patto Tremonti-Tondo entro giugno»

L’accordo firmato nel 2010 sottrae alle casse regionali 370 milioni l’anno

Debora Serracchiani con Graziano Delrio, sottosegretario a Palazzo Chigi e braccio destro di Matteo Renzi

30.04.2014Mercoledì 7 maggio, a Palazzo Chigi, alla presenza del sottosegretario Graziano Delrio, del sottosegretario Bressa e del ministro Maria Carmela Lanzetta, si terrà il tavolo per la revisione del patto Tremonti-Tondo e per la complessiva gestione degli aspetti finanziari tra Stato e Regione. Riguardo al patto Tremonti-Tondo, secondo il quale il Friuli-V.G. deve versare ogni anno allo stato 370 milioni di euro per l’attuazione del federalismo (mai avvenuta), è già stato programmato per il successivo 13 maggio un tavolo tecnico, nell’intento di chiudere la trattativa il prima possibile, auspicabilmente entro giugno. Lo annuncia la presidente del Friuli-Venezia Giulia, Debora Serracchiani, che ha partecipato oggi a Roma a un incontro con i sottosegretari Delrio e Bressa, assieme ai presidenti delle Province autonome di Trento, Ugo Rossi, di Bolzano, Arno Kompatscher. Nel corso dell’incontro, si è lavorato a cercare una soluzione interpretativa che chiarisca gli effetti finanziari della manovra sulle Autonomie del Nord. Serracchiani ha rilevato con soddisfazione che si è aperto un positivo piano di interlocuzione con il Governo sul decreto 66, a partire dalla eccessiva onerosità a carico delle Regioni speciali. La presidente ha riferito che nel corso dell’incontro è stato chiesto al Governo di riequilibrare il concorso finanziario delle Autonomie speciali, in una prospettiva di responsabilità e in coerenza con gli impegni espressi anche dalla recente legge di stabilità. Infatti, gli strumenti individuati nel decreto legge cosiddetto «Irpef-Spending review», sia di carattere fiscale sia di tagli lineari, generano a carico delle Autonomie uno sbilanciamento che richiede di essere riequilibrato. Sono state illustrate le criticità del decreto laddove esso prevederebbe, oltre al minor gettito, nuovi accantonamenti a copertura della manovra di sgravi fiscali, configurando in tal modo una duplice penalizzazione. La presidente del Friuli Venezia Giulia ha dunque registrato l’impegno del sottosegretario Delrio a verificare le questioni poste dalle Autonomie e a dare una risposta nel più breve tempo possibile, eventualmente già in sede di conversione del decreto legge.

Per Serracchiani «si tratta di un risultato di grandissima importanza politica e istituzionale per la Regione, che così vede riconosciuto in pieno il suo rango di pari interlocutore con lo Stato. L’attiva e costante opera dell’intera Giunta presso le autorità centrali dello Stato, che ha già dato tangibili e visibili risultati, è stato sottolineato, conferma oggi di essere essenziale per la salvaguardia e la valorizzazione della specialità, non solo dal punto di vista del diritto ma anche nella concreta attuazione dei provvedimenti».

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