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ll Pd friulano punta tutto su Serracchiani

Dopo l’esclusione del Fvg dai sottosegretari, l’ipotesi di un ruolo nazionale per la presidente. Grim prepara il voto europeo

di Anna Buttazzoni

 

UDINE. È il giorno dopo. Dopo la delusione del Fvg che non trova nessun esponente locale nel listone di sottosegretari e viceministri del governo Renzi. È una batosta, anche per la presidente Fvg Debora Serracchiani, componente della segreteria nazionale del Pd come responsabile alle Infrastrutture, la prima a dirsi profondamente rammaricata. O forse è un’occasione.

 

Perché dal Fvg, dal Pd ma non solo, ora sale una richiesta ancora più incalzante a dare maggior peso alla regione e alla sua presidente. Che resta in corsa per un compito di guida o di portavoce del partito e che non si lascerà scappare altre occasioni. Ieri la segretaria regionale del Pd, Antonella Grim, ha invece radunato per la prima volta la Direzione regionale dei democratici. E anche in quella sede il pensiero è andato verso Serracchiani.

 

La presidente ieri da Firenze, dove ha partecipato alla nona edizione di Eunomia Master (corso di alta formazione politico istituzionale), è ritornata sul listone. «Mi piacciono molto, mi sembrano validi i viceministri, così come credo si debba fare un ragionamento molto più ampio sui sottosegretari. Non mi piace l’idea – ha esplicitato Serracchiani – che ci siano poche donne. Questo lo dico anche perché so quanto il presidente del Consiglio ci tenga, e credo anche che sia stato difficile non rispondere pienamente alle esigenze di una presenza maggiore delle donne.

 

Credo che non sia stato semplice creare questa squadra. Non lo è stato perché non siamo passati dalle elezioni, credo che sia un fatto noto, e credo che si dovessero fare dei ragionamenti in termini di compromessi». Medita il riscatto Serracchiani. Rivincita che potrebbe passare da un incarico che consegni alla presidente maggior forza all’interno del partito. È quello che Serracchiani cerca. Ci vuole pazienza.

 

Dalla Direzione regionale del Pd ieri è partito un appello di Grim a rafforzare il ruolo del Fvg anche in vista delle elezione europee (si vota il 25 maggio). La segretaria ha citato l’impresa eccezionale di Serracchiani nel 2009 quando venne eletta all’Europarlamento con oltre 101 mila preferenze riuscendo anche a battere Silvio Berlusconi.

 

Oggi in Fvg non c’è qualcuno che riuscirà a fare meglio e il Pd deve fa i conti anche con quel dato di fatto. Grim sentirà il collega Veneto e in settimana dovrebbe essere a Roma, proprio per un summit sulle candidature Ue, che in regione si intrecciano con le amministrative con 131 Comuni al rinnovo.

 

«Proporremo, sia in sede nazionale che internazionale, il Fvg come un laboratorio della Specialità nel quadro di una rinnovata e vera integrazione europea, ma qui – è stata la nota diffusa ieri da Grim – ci aspettano le elezioni amministrative, cui ci prepareremo con un confronto assiduo con i territori. Si comincia il 7 marzo, a Palmanova, dove riunirò tutti i segretari di circolo e i coordinamenti provinciali del Pd Fvg, per impostare il percorso che ci porterà al voto».

 http://messaggeroveneto.gelocal.it/

©RIPRODUZIONE RISERVATA         02 marzo 2014