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Addio ticket da 10 euro per un terzo delle famiglie

La giunta stanzia 5 milioni per favorire chi ha un reddito Isee non elevato. Rimodulato per tutti il super-contributo: dal 1° aprile varierà da 0 a 20 euro

di Anna Buttazzoni

UDINE. La “rivoluzione” prenderà il via il 1º aprile. Da un lato renderà esenti circa 200 mila famiglie dal super-ticket da 10 euro che viene pagato in più per ogni prestazione sanitaria. Dall’altro rimodulerà, per tutti i cittadini del Fvg, il super-ticket in base al costo della prestazione. Per quelle meno care, quindi, non si pagherà più o sarà minimo, mentre per gli esami più complessi, come una Tac o l’intervento alla cataratta, si pagheranno invece 20 euro.

Facendo l’esempio su un banale esame delle urine (come riportato nelle tabelle a fianco) oggi l’analisi costa 13 euro, perché 10 è il costo del super-ticket e tre quello dell’esame vero e proprio. Dal 1º aprile si pagheranno solo i tre euro della prestazione.

L’operazione del nuovo super-ticket a fasce è a costo zero per la Regione ed è stata voluta per dare una compartecipazione più equa tra quanto pagato dai cittadini e il costo dell’esame, come sottolinea l’assessore Maria Sandra Telesca, che ha “solo” dovuto convincere il ministero della Salute. Dalle casse regionali, invece, vengono investiti 5 milioni sotto forma di contributo per le circa 200 mila famiglie che i 10 euro non dovranno più pagarli.

Il super-ticket da 10 euro per ogni ricetta, quindi, varierà a seconda del costo dell’esame e avrà 12 fasce, da zero per le prestazioni che costano fino a 5 euro a 20 per quelle oltre i 70 euro, le più complesse. «Il nostro obiettivo – spiega Telesca – è ridurre la differenza tra quanto pagato dal cittadino e il costo effettivo della prestazione, nell’ottica di un’equa compartecipazione. Per il Servizio sanitario del Fvg l’impatto economico del nuovo sistema sarà equivalente, come confermato dalle conclusioni di un tavolo tecnico istituito dalla Regione».

Il nuovo meccanismo, inoltre, evita il ricorso alle ricette “bianche”, quelle del sistema privato alle quali non viene applicato il super-ticket, previsto solo per quelle “rosse” del servizio sanitario regionale necessarie anche per il cumulo del gettito derivante dalla compartecipazione alla spesa. Rimodulando il super-ticket quindi i vertici della Regione puntano anche su un maggior utilizzo del sistema pubblico.

«In alcuni casi inoltre – aggiunge Telesca – era iniquo chiedere al cittadino di pagare un importo addirittura superiore al valore della prestazione, con il paradosso che in alcuni casi il costo del Servizio sanitario risultava superiore a quello delle strutture private. Con la nuova modalità di compartecipazione alla spesa cerchiamo anche di incentivare l’appropriatezza delle prescrizioni, soprattutto per quelle a più alto costo e a maggiore complessità tecnologica che, se appropriate, sono comunque generalmente esenti per il tipo di patologia».

Diversa invece l’eliminazione del super-ticket per chi ha un Isee fino a 15 mila euro. Ieri la giunta, sempre su proposta di Telesca e dopo una fitta trattativa con il ministero, ha approvato il regolamento che definisce beneficiari e modalità del contributo.

Per beneficiare del contributo sarà necessario documentare il proprio Isee, con attestazione o dichiarazione sostitutiva, dal 1º aprile, al momento della prima prenotazione di una prestazione sanitaria. Il cittadino esente, quindi, non pagherà più la quota aggiuntiva di 10 euro per ogni prestazione, mentre la Regione attiverà un meccanismo di rimborso per le strutture che erogano le prestazioni sanitarie.

«Tenendo fede al nostro impegno con gli elettori e come previsto dal programma di governo – dice soddisfatta Telesca – con il regolamento si completa il percorso per cancellare definitivamente il super ticket. Una misura a forte valenza sociale, che abbiamo voluto sia anche di facile applicabilità. Le Aziende sanitarie, quindi, sono state dotate da Insiel di uno specifico programma che consente di registrare il diritto all’esenzione, previa presentazione di idonea documentazione, semplicemente al momento dell’effettuazione della prima prestazione sanitaria», chiude Telesca.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

21 febbraio 2015

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