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I marchi di 2000 anni fa: preziosi e schiavi, oltre 300 reperti in mostra

di Paola Treppo

AQUILEIA (Udine) – Sarà inaugurata sabato 11 febbraio e rimarrà aperta fino al 31 maggio, nella sede di Palazzo Meizlik, ad Aquileia, la mostra “Made in Roma and Aquileia”. Il percorso espositivo, curato da Annalisa Giovannini, Marta Novello e Cristiano Tiussi, comprende ben 156 pezzi aquileiesi tutti del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, oltre a 150 provenienti dall’esposizione che si è appena chiusa con molto successo ai Mercati di Traiano di Roma: in mostra anche il collare di bronzo di uno schiavo, vetri, lucerne, gemme, anfore di varie fogge, strumenti medicali e molti altri oggetti di uso quotidiano nell’antichità tutti caratterizzati da marchi, loghi, firme e i più diversi segni di proprietà e appartenenza.

Oltre che dal Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, i preziosi reperti provengono da prestigiosi musei romani e internazionali, tra i quali, per il ruolo delle città come importanti centri di produzione nell’Impero Romano, ci sono il Römisch-Germanisches Museum der Stadt Köln (Germania, Colonia), l’Arheološki muzej u Splitu (Croazia, Spalato).

Il bollo, il marchio, il contrassegno
Il bollo, il marchio, il contrassegno: Aquileia, come Roma, attraverso questi piccoli ma efficaci accorgimenti, racconta lo svolgersi nel tempo di un rapporto tra produttore e venditore e l’acquirente; e allo stesso tempo quello tra l’acquirente e l’oggetto comprato. Chi mette un contrassegno con il proprio nome sull’oggetto che produce compie un atto di comunicazione che offre una  garanzia di qualità, chi acquista quell’oggetto fa un gesto di fiducia, preferendo quel prodotto ad altri. Una cosa, questa, che non è mai terminata, proseguendo nei secoli fino ad oggi. I nomi degli imprenditori si accavallano, parlando di titolari, uomini e donne, audaci e ponderati nelle gestioni imprenditoriali, nell’amministrare personale talvolta numeroso, nel cercare e trovare sbocchi di mercato sempre più grandi e recettivi.

Il microcosmo Aquileia
Si produce, si esporta, si importa: Aquileia, città fondata nel 181 a.C., al limite tra il Mediterraneo e il mondo che si allarga oltre la cerchia alpina, con il suo grande porto fluviale è un vero e proprio microcosmo.

Eccellenza, ieri come oggi 
«La mostra consente di valorizzare un concetto semplicissimo in cui crediamo fortemente: i prodotti della regione di cui Aquileia ha costituito per secoli il punto di riferimento primo hanno un grado di eccellenza che si ricollega idealmente a duemila anni di storia e a una cultura della produzione che ha radici profonde nel mondo romano e delle grandi città filiate da Roma – dice il presidente della Fondazione Aquileia, Antonio Zanardi Landi -. In altre parole se in Friuli Venezia Giulia e nei territori vicini operano con successo, riconosciuto a livello mondiale, grandi produttori di acciai speciali e di ferro, grandi artisti del vino, avanzatissimi produttori di medicinali, anch’essi leader globali, orafi di grande successo, fantasiosi artisti del vetro e così via, tutto questo non è frutto del caso. Il successo di oggi va ricollegato a una ricerca di eccellenza iniziata in queste terre ancor prima della nascita dell’Impero e quando buona parte d’Europa era ancora abitata da popolazioni nomadi e con un’economia di sussistenza».

La modernità del marchio
«Un viaggio straordinario nel mondo dei marchi di produzione e proprietà del mondo romano e nelle scritte più estemporanee di possesso – dice Cristiano Tiussi, archeologo e direttore della Fondazione Aquileia -. È sorprendente, pur nelle innegabili differenze, la modernità di questo uso. Marchi che denotano l’orgoglio per il lavoro eseguito, per la qualità del prodotto e che talvolta sono una forma di “tracciabilità”, una certificazione d’origine. In età romana si marchiava tutto, dai laterizi ai vetri agli oggetti in metallo, ai medicinali, ai gioielli. Vengono marchiati purtroppo, come dimostra il collare da schiavo in mostra, anche gli esseri umani, una pratica che oggi ci fa inorridire ma che era del tutto comune nell’antichità».

Le iniziative didattiche
Una mostra dal valore anche fortemente didattico per la quale sono state messe a punto varie iniziative: grazie alla collaborazione con i Servizi educativi del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia è stato predisposto, a partire da domenica 19 febbraio, un ricco calendario di visite guidate per famiglie a un prezzo speciale che consente l’abbinamento tra la visita alla mostra e la visita al Museo Archeologico Nazionale e tutti i mercoledì mattina, a partire dal mese di marzo, si potranno prenotare le visite e laboratori didattici gratuiti riservati alle scuole in collaborazione con Studio Didattico Nordest.

La mostra è organizzata e promossa dalla Fondazione Aquileia in collaborazione con l’Assessorato alla Crescita Culturale di Roma Capitale e la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali – Mercati di Traiano Museo dei Fori Imperiali, il Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, il Comune di Aquileia e l’Associazione Nazionale per Aquileia. Info www.fondazioneaquileia.it.

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Mercoledì 8 Febbraio 2017, 12:59

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