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Grado e Aquileia: per le basiliche soldi sulla carta

Il Ministero aveva stanziato quasi 7 milioni di euro, ma di quei fondi ancora non c’è traccia e intanto i problemi aumentano

Grado e Aquileia: per le basiliche soldi sulla carta

03 marzo 2019

Quali migliori simboli per raccontare la storia della regione se non le antiche basiliche di Grado e Aquileia?  Questi edifici hanno sempre bisogno di costanti interventi di restauro e salvaguardia. La boccata di ossigeno si era presentata quasi un anno fa, quando il Mibact (Ministero per i Beni e le attività culturali), tramite il ministro della Cultura Dario Franceschini, aveva annunciato lo stanziamento di fondi per circa 597milioni e 58mila  euro, 37 milioni dei quali destinati ad interventi all’interno del Friuli-Venezia Giulia. Questi fondi, però, ancora non sono stati messi a disposizione e c’è il rischio che possano essere, nel breve periodo, destinati all’utilizzo in altre aree geografiche e per altri interventi.
Si tratta di soldi che necessariamente devono essere spesi entro il 2022; i tempi, dunque, si stanno restringendo. In particolare, si tratta di 2milioni e 300mila euro per la Basilica di Sant’Eufemia a Grado e ben 4milioni e 600mila per quella di Aquileia. Dopo l’intervento alle finestre e il progetto di recupero avanzato dal Rotary Monfalcone-Grado sul Battistero, “sono tanti i lavori da fare – conferma monsignor Michele Centomo – a partire dal campanile che ha bisogno di un consolidamento e fino ai mosaici”. Simile problematica sembra esserci ad Aquileia dove, negli ultimi anni, il campanile si è mosso di ben 45 centimetri pendendo verso la piazza. “Sono necessarie ulteriori indagini per verificare la stabilità del campanile”, spiega il direttore della Fondazione per la Basilica di Aquileia, Alberto Bergamin. Gli studi dovrebbero durare circa un anno.
Tuttavia, ancora “è tutto fermo”, conferma Bergamin. Non sembra essersi mosso nulla per recepire questi fondi e, come detto, a breve si rischia di perderli. Rinunciando in tal modo anche ad altri anche importanti interventi in tutto il territorio regionale.

http://www.ilfriuli.it/index.aspx