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Giuliamaria promuove la città stampando mosaici sui foulard

di Elisa Michellut

Aquileia

Non solo cartoline, pubblicazioni e oggetti ricordo. Le meraviglie della città romana, da oggi, si potranno anche “indossare”. Gli splendidi mosaici aquileiesi sono protagonisti dei foulard creati da Giuliamaria Comelli, una 44enne di origini udinesi, laureata in lingua e letterature straniere, da sempre innamorata di Aquileia, dove risiede da una decina d’anni con la sua famiglia. L’idea è nata quasi per caso. «Desideravo valorizzare e promuovere Aquileia, che amo moltissimo, in modo diverso – racconta Giuliamaria –. Un giorno, parlando con i miei genitori, ho deciso di provarci. Il foulard è qualcosa che si indossa e si regala sempre volentieri, non è ingombrante e piace alle donne di tutte le età ma anche agli uomini. I disegni riproducono i più bei mosaici aquileiesi e le nuance che ho scelto sono perfette per un abbigliamento elegante ma anche sportivo o casual. Si possono indossare in ogni occasione. I foulard, in seta e cotone, vengono venduti all’ingrosso. È possibile trovarli anche nel negozio vicino alla Basilica paleocristiana e nel tabacchino di via Giulia Augusta. In caso di richieste possiamo spedirli direttamente a casa, in regione e anche all’estero». Giuliamaria Comelli, per la realizzazione delle sue creazioni si appoggia a una stamperia. «Il prodotto – spiega – viene realizzato in due formati: 90 per 90 centimetri, il formato classico, e 140 per 140, utilizzato come sciarpa». Il Comune di Aquileia ha acquistato i foulard di Giuliamaria per regalarli agli ospiti stranieri in occasione di particolari eventi. «È stata una bella emozione – commenta Comelli –. In occasione della mostra del Bardo di Tunisi, l’amministrazione aquileiese ha donato uno dei miei foulard a Fatma Nait, conservatrice del museo tunisino. Insomma, le mie creazioni sono arrivate anche a Tunisi». Il sindaco, Gabriele Spanghero ricorda che un foulard è stato donato anche al sindaco di Tiro, in Libano, al termine della sua visita ad Aquileia. «È davvero un’idea originale – le parole dell’assessore alla Cultura, Alviano Scarel –. Un bell’esempio di come

le qualità artistiche di una persona possano trovare uno sbocco commerciale facendo leva sul grandissimo patrimonio iconografico di Aquileia, che è assolutamente immenso. L’auspico dell’amministrazione comunale è che questo esempio venga seguito anche da altre persone». –

01 novembre 2018
http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine