TERZO D’AQUILEIA. Sì alla fusione con Aquileia. Martedì sera è arrivato l’ok anche dal consiglio comunale di Terzo. L’ordine del giorno è passato con 9 voti favorevoli e 4 contrari, quelli della lista civica di opposizione “Per Terzo”. Dopo il consiglio comunale di Aquileia, che, la scorsa settimana, si era già espresso a favore, anche Terzo ha dato il suo ok.
«Con questo voto – il commento del sindaco di Terzo, Michele Tibald – abbiamo avviato il percorso, che consentirà ai cittadini di valutare l’opportunità di creare un nuovo ente, che nascerà dalla fusione dei due Comuni. Nei prossimi mesi, attraverso un processo partecipativo, al quale saranno chiamati a prendere parte non solamente i consiglieri comunali di opposizione ma tutti i cittadini, faremo un’analisi dell’attuale situazione dei due Comuni ed elaboreremo assieme le prospettive future. Oggi, sulla base dei dati in nostro possesso, sono convinto che la fusione rappresenti un’opportunità per la nostra comunità in quanto può dare vita a un soggetto in grado di garantire migliori servizi ai cittadini, di contare su maggiori risorse per investimenti, di pesare di più sullo scenario istituzionale regionale e di promuovere meglio lo sviluppo economico e sociale. Nel caso in cui – aggiunge il sindaco – il lavoro di approfondimento dovesse fare emergere che questi vantaggi non ci saranno, sarò il primo a dire ai cittadini di votare no al referendum».
In base alla delibera, il futuro ente prenderà il nome di Aquileia mentre la sede legale sarà a Terzo, nello storico Palazzo Vianelli, ora sede del municipio. Saranno i residenti dei due Comuni, tramite referendum (i primi mesi del 2018) ad esprimersi in merito alla fusione. A partire da giugno inizierà il lavoro di approfondimento assieme ai consiglieri e ai cittadini. (e.m.)
20 aprile 2017
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